Niente finale, ma c’è il record. Sintayehu “Sinta” Vissa ricorderà per sempre l’Olimpiade di Parigi. Nonostante abbia mancato l’epilogo dei 1500 metri, un’impresa che qualche giorno fa sarebbe stata semplicemente definita titanica viste le forze in campo, ha non soltanto “battuto” per due volte il suo personale, ma anche il primato italiano nella disciplina del mezzofondo. Era uno dei più longevi, visto che il precedente crono top di Gabriella Dorio risaliva addirittura al 1982, quando la mitica mezzofondista lo corse sulla pista di Tirrenia. Quarantadue anni fa: un’era geologica per l’atletica.
BILANCIO
Insomma, Vissa non è entrata in finale, ma è sicuramente entrata nei libri di storia dell’atletica leggera italiana. Lo ha fatto in grande stile, resistendo anche alla fatica di aver dovuto superare un turno supplementare rispetto alla maggior parte delle avversarie. Nonostante questo la 28enne mezzofondista di Bertiolo ha dato veramente tutto, restando aggrappata con le unghie e i denti al “trenino” principale e finendo con un buon rettilineo conclusivo. Il risultato finale dice decimo posto e mancato passaggio del turno, ma il cronometro segna 3’58”11. Significa oltre mezzo secondo in meno rispetto al precedente “best top” azzurro.
RITMO
Il problema è che la semifinale è stata corsa a ritmi altissimi, con l’etiope Diribe Welteji a chiudere in 3’55’’10, davanti all’australiana Jessica Hull e alla statunitense Nikki Hiltz. Non convince fino in fondo l’etiope Gudaf Tsegay, quarta e promossa con la keniana Susan Lokayo Ejore e la francese Agathe Guillemot. Eliminata anche Ludovica Cavalli, dodicesima con 4’03’’59 nell’altra “semi”.
BREAK
Non c’è tempo di raccogliere le meritate soddisfazioni che già oggi gli sportivi pordenonesi avranno un’altra beniamina olimpica da poter tifare dal divano. È la 27enne avianese Antilai Sandrini, che alle 16.15 nella breakdance se la vedrà nel turno preliminare con la giapponese Yuasa. Il sogno è quello di scalare i vari turni fino alla sfida finale per l’oro delle 21.30. «Sarà il momento per brillare e sentirsi liberi – ha detto ieri la breaker avianese –. Mi sento carica, ho provato il campo di gara e mi auguro che questa sensazione continui. La nostra disciplina è poco conosciuta dal grande pubblico, ma sono certa che farà un figurone, perché è accattivante e divertente». La “cultura di strada” è esaltata da questi Giochi a 5 cerchi parigini, con Place de la Concorde scelta per ospitare tutti gli sport del “settore”: basket 3 contro 3, bmx, skateboard e appunto breaking.
IL GAZZETTINO 09/08/2024
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