GIRO PODISTICO DI PORDENONE: MONOPOLIO AFRICANO. BAMOUSSA MOSTRA I MUSCOLI PRIMA DELLA PARTENZA PER IL MAROCCO

Sventolano le bandiere di Kenia ed Uganda alla 34. edizione del Giro podistico internazionale Città di Pordenone. Come da pronostico, dunque, è stata l’Africa, ancora una volta, a monopolizzare il podio di quella che è stata l’ultima tappa della Coppa Provincia. Due gare, quella maschile e quella femminile, che non hanno avuto storia. In quella maschile, che si è corsa lungo un percorso di 6 chilometri e 920 metri, a dominare è stato Paul Tiongik con il crono di 20’14”. Il 25enne podista keniano, grande favorito alla vigilia per quanto riguarda il successo finale, ha rispettato tutti i pronostici. Del resto era arrivato dal cuore dall’Africa non certamente per sfigurare, ma per piazzare il suo nome nell’albo d’oro di una della manifestazioni di corsa su strada più prestigiose nel Nordest. Alle sue spalle si è piazzato Sylvain Rokundo (Toscana Atletica Futura), che ha collezionato 12” di ritardo rispetto a Tiongik. Terzo Abdelhadi Tyar (Runners Valseriana) con 20’32” che ha preceduto all’arrivo l’italo-marocchino Abdoulla Bamoussa (20’36”). Il portacolori del Brugnera Friulintagli, che dopo questa gara si trasferirà in Marocco dove per un mese svolgerà un lavoro intenso in altura, per cominciare a preparare al meglio la prossima stagione, ha accarezzato il sogno di conquistare una medaglia. Tuttavia un quarto posto al Giro podistico di Pordenone non può certo scontentarlo.
La pioggia, benché abbia imposto a diversi alfieri in lizza il ritiro forzato a causa di numerose cadute che si sono verificate in almeno due parti del percorso, non ha rovinato la manifestazione. Tra chi ha dovuto alzare bandiera bianca il poliziotto Andrea Sanguinetti, la ”pantera” John Kosgei e il brugnerino Eyob Ghebrehiwet.
Tra le donne c’è stato un altro pronostico rispettato. Doreen Chemutai non ha avuto rivali. La 19enne ugandese, che sta facendo già parlare per i suoi brillanti risultati sin qui conseguiti (ha vinto i 1500 metri al Meeting di Brugnera e domenica prenderà parte ai Mondiali di corsa in montagna), ha condotto la gara dal primo all’ultimo chilometri lasciando soltanto le briciole ad Eunice Chebet (Atletica Futura). Terza la pugliese Teresa Montrone, che si è classificata davanti alla triestina Elisabetta Giacomelli. Sesto posto per Erika Bagatin (ex Santarossa Brugnera), ottavo per Marta Santamaria (Brugnera Friulintagli).
Soddisfatto Ezio Rover, dt della Friulintagli, società che organizza la gara ormai da diversi anni: «La pioggia – ammette – ha causato qualche problemino a più di qualche podista in lizza, nonostante avessimo avvisato ai concorrenti di usare particolare prudenza. Al di là di tutto, sia a livello maschile che femminile, abbiamo assistito a due gare favolose. Sono stato sorpreso, in particolare, dalla facilità di corsa con la quale Chemutai è riuscita a tagliare per prima il traguardo: per me è una vera forza della natura. Peccato, invece, che a livello maschile della partita non ci sia stato anche il keniano Kosgei. Il livello della manifestazione? Direi che, sotto il profilo agonistico, è stata una delle migliori in assoluto».

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