Sventola la bandiera keniana alla 33. edizione del Giro podistico internazionale Città di Pordenone. Chi non aveva ancora avuto un assaggio del valore delle due delle tre ”gazzelle” africane in lizza, cresciute nel centro sportivo realizzato anche grazie alla solidarietà di tanti pordenonesi, domenica 14 settembre 2014 è rimasto deliziato dalla loro eleganza e valore tecnico. Sono stati loro i protagonisti della tanto attesa gara maschile. A vincere sul tracciato di 6 chilometri e 920 metri è stato, con il tempo di 19’52”, Kariuki. Sono stati appena 10 i secondi di vantaggio dati al connazionale, nonché compagno di allenamento, Kamiri. Terzo posto per il marocchino Yassine Rachik che ha chiuso in 20’12” precedendo all’arrivo Said Otomani (20’17”) e i due alfieri del Brugnera Friulintagli Abdoulla Bamoussa ed Eyob Ghebrehiwet. Assente invece un altro attesissimo protagonista, Stefano Scaini: l’azzurro era arrivato all’appuntamento di Pordenone già acciaccato. Ieri ha provato a riscaldarsi sentendo qualche fitta di troppo: meglio pertanto non rischiare. In compenso a fare festa è stata la moglie, Anna Incerti, che nella gara femminile non ha avuto rivali. La medaglia d’oro agli Europei 2010 nella maratona (è stata sesta, nella stessa specialità, all’ultima rassegna continentale) ha spiazzato un po’ tutti. Nessuno, infatti, si sarebbe aspettato da lei un risultato del genere, dal momento che la podista siciliana è abituata a correre su distanze ben più lunghe rispetto ai 5 chilometri e 190 metri di domenica. Invece la sua partenza, così come tutta la condotta della gara, è stata al impressionante. Ha vinto con 17’21” davanti a Federica Dal Rì (17’31”), Isadora Castellani (Brugnera Friulintagli, 17’49”), Teresa Montrone, Michela Zanatta e Sonia Lopes Conceicao
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